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La Famiglia Aulenta ad Acquaviva delle Fonti.
di Giacomo Arcidiaco
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Genealogia Della Famiglia Aulenta

Le ricerche genealogiche svolte presso gli Archivi di Stato di Bari e di Trani e alla Cattedrale di Acquaviva delle Fonti indicano che la famiglia Aulenta fu fin dal Seicento ben radicata in Puglia, e precisamente nella città di Acquaviva delle Fonti, tanto da essere citata, nei secoli XVIII e XIX, tra le più importanti e facoltose famiglie del luogo.
Lo studio dei più antichi registri della Cattedrale di Acquaviva ha permesso la compilazione di un albero genealogico piuttosto dettagliato che riporta alla luce le varie ramificazioni della famiglia a partire dal capostipite, Angelo, vissuto nel pieno del XVII secolo, fino alle decine di Aulenta presenti in città verso la metà del XIX secolo. Tra questi Aulenta compaiono ricchi possidenti, notai, soldati e patrioti, ricordati in molti documenti storici del periodo napoleonico e preunitario. Sono infatti molte le vicende che, a quanto testualmente si legge, "fanno della famiglia Aulenta una gloriosa tradizione ed un'accolta di patrioti autentici, meritevoli e degnissimi della gratitudine Nazionale".
Protagonisti di queste vicende furono in particolare Mario Aulenta (1846~1925), suo padre Filippo (1812-1904), il padre di quest'ultimo, Francesco (1777-1830), il padre di Francesco, Leonardo (1741-1799) ed il fratello di quest'ultimo, Filippo (1737-1799).
Il capostipite della famiglia Aulenta di Acquaviva delle Fonti, del quale si ritrova il nome nei più antichi libri parrocchiali della Cattedrale, si chiamava Angelo e nacque nella prima metà del Seicento.
Negli anni '60 del XVII secolo sposò Antonia Gatile ed ebbe almeno due figli: Nicola (1665 circa - 1751) e Benedetta (1669). Nicola Aulenta sposò Porzia Risola (1679 curca - 1749) e, tra il 1699 ed il 1720, ebbe sette figli. Uno di questi, Francesco Paolo Aulenta (1708-1772), fu il padre del notaio Filippo, martire a Ceglie del Campo nel 1799, e di Leonardo, assassinato dai Sanfedisti durante l'assedio di Acquaviva nel 1799. Quest'ultimo Leonardo Aulenta sposò verso il 1776 Anna Maria Cifarelli (1750 circa - 1790), figlia di un ricco commerciante di Acquaviva di nome Domenico Cifarelli e di Domenica Nicola De Bellis.
Sui Cifarelli si ritrovano alcune pagine nei registri del catasto onciario di Acquaviva del 1751.
Domenico Cifarelli, padre di Anna Maria, di professione "mastro conciatore di pelli", viveva in quell'anno con la seconda moglie Domenica Nicola De Bellis in casa di suo fratello Giovanni Cifarelli ed aveva con sé anche il padre Carlo, ottantenne ed "inabile alla fatiga".
Aveva cinque tra figli e figlie, di cui tre nati dal primo matrimonio e due dal secondo. I documenti indicano che il figlio primogenito Carlo Cifarelli che portava il nome del nonno, all'epoca del censimento aveva quindici anni e stava imparando il mestiere del padre.
Nelle pagine successive dello stesso documento leggiamo che tra i vari possedimenti di Domenico Cifarelli vi erano due case e molte vigne e pezzi di terra.
Oltre a queste proprietà egli possedeva un cavallo, e teneva "impiegata nel Negozio di Conciaria la somma di ducati duecento cinquanta di proprio denaro". L'importo che doveva pagare con le tasse di quell'anno era di 169 once.
Leonardo Vincenzo Aulenta ed Anna Maria Cifarelli ebbero sette figli: Francesco Paolo (1777), Domenico (1779), Serafina (1780), Domenica (1783), Teresa Maria (1786), Maria Filippa (1789) e Celestina.
Francesco Paolo Aulenta, dopo aver studiato a Napoli ed aver partecipato attivamente alle vicende della Repubblica Partenopea, della quale pagò la disfatta con l'esilio in Francia, si arruolò nell'esercito francese di Napoleone, con il quale combatté in Spagna e in Italia, e nei primi anni dell'Ottocento ritornò finalmente ad Acquaviva dove si sposò con Maria Giuseppa Panizza e dove fu anche Sindaco e Comandante della Milizia Nazionale.
La famiglia Panizza, forse non ricca come quella degli Aulenta e dei Cifarelli, doveva comunque essere benestante. Sui nonni paterni di Maria Giuseppa, Francesco Panizza ed Anna Saveria Pietroforte, si trovano alcuni dati nel già citato catasto onciario di Acquaviva del 1751.
In quell'anno Francesco Panizza, di professione barbiere, aveva tre figlie femmine, Rosa di sei anni, Maria di quattro, e Francesca di due. La famiglia abitava "in casa d'affitto del Reverendo Capitolo nella Porta di S. Pietro" e pagava sette ducati l'anno d'affitto. Tra le loro proprietà si trova "una vigna incolta nel luogo detto Trelame, [..] un'altra vigna a Montarelle, [..] un vignale di terre nell'istesso luogo".
Dal Sindaco Francesco Aulenta e da Maria Giuseppa Panizza nacquero Leonardo (1806), Vitantonio (1807), Anna Maria (1809), che fu suora, Filippo (1810), che morì poco dopo la nascita, Giovanna (1810), Filippo (1812), che sposò Raffaela Sardani, Luigi (1814 circa), Maria Luigia (1815 circa), che divenne monaca, e Celestina (1817). Maria Giuseppa Panizza morì nel 1818, e Francesco nel 1830. Filippo Aulenta ebbe dalla moglie Raffaela Sardani otto figli: Giuseppa (1840), Francesco (1841), Giuseppe (1842), Serafina (1844), Mario (1846), Maria Rosa (1848), Vito Antonio (1850), e Flaminio (1852).
Altri due fratelli di Filippo diedero queste discendenze: Leonardo sposò Carmela Pillola ed ebbe Maria Concetta (1839), Francesco (1840), Angela Maria (1843), Angela Maria Costantina (1845), Rosa (1847), Francesco Saverio (1848), Celestina Filomena (1851), Celestina Emmanuella (1853), e Vittoria Serafina (1855). Luigi sposò invece Chiara De Leonardis ed ebbe Francesco Filippo (1850), Maria (1852), Filippo (1854), Maria (1856), Aurelia Rosa (1858), ed Angela (1861).


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