Il Corteo Storico


PREMESSA:

Da diversi anni in Acquaviva si è installata la consuetudine di rievocare, con il corteo Antico, l'arrivo dell'ICONA di MARIA SS.ma di COSTANTINOPOLI, PATRONA Di ACQUAVIVA, nella città.
Non essendoci documenti storici certi cui fare riferimento, anche perché nel 1604 un violento incendio ha distrutto l'archivio capitolare, nel corso dei secoli gli Acquavivesi avvertirono il bisogno di darsi risposte ad interrogativi ricorrenti circa l'arrivo dei quadro della Vergine. Chi lo ha portato? In quale epoca?
Per dare risposte che soddisfacessero tali necessità, nacquero varie leggende. Fra le varie leggende, quella che più ha resistito nel tempo e che è stata più raccontata ha costituito la base per impostare e sostenere il Corteo Antico di cui gli Acquavivesi non riescono a fare più a meno.
Pur rimanendo frutto di leggenda e della fantasia degli uomini che nel corso degli anni hanno curato e realizzato il Corteo, tale manifestazione introduce ufficialmente nelle manifestazioni folcloristiche e civili che completano le solenni Celebrazioni liturgiche che sono al centro dei festeggiamenti e che rendono i momenti di gioia importanti perché ogni Acquavivese vivi una crescita Spirituale e momenti di serenità per dare lustro alla Madonna a gloria e lode di DIO.

IL FATTO:

Secondo un documento manoscritto, conservato nell'archivio della concattedrale di Acquaviva e datato 1650, il fondatore munifico dell'antica chiesa di Acquaviva, era stato il signore dell'epoca un certo Roberto SERGUGLIONE, accreditato quale nipote di Roberto il GUISCARDO. lui stesso avrebbe fatto dipingere direttamente a Costantinopoli appositamente per la chiesa di Acquaviva, l'icona della Vergine.
Su questa base abbastanza attendibile da un punto di vista storico, si sono, poi, impiantate diverse leggende secondo le diverse versioni che si formulavano circa l'arrivo del quadro in Acquaviva. Fra queste, da quella che più si raccontava con maggiore semplicità, chi ci ha preceduto ha trovato le basi per impostare e realizzare dal vivo il Corteo che ancora oggi si realizza.

L'EVENTO:

Secondo questa leggenda, i cristiani della Grecia, per salvare dalla furia distruttrice al tempo degli Iconoclasti di Costantinopoli, poggiavano delicatamente sulle onde dei mare i loro quadri pregando Dio che li facesse approdare in mano di cristiani che fossero degni di tenerli e di venerarli con devozione.
Fra questi quadri vi era anche quello commissionato per Acquaviva. Per questa via e fra queste Icone la nostra Madonna sarebbe approdata da Costantinopoli al mare di Bari. Qui vi erano dei contadini che con un carro di buoi erano in città per fare delle spese. Colpiti dalla bellezza dell'Icona, l'avrebbero raccolta, portata ad Acquaviva e consegnata al Signore SERGUGLIONE.

LA RIEVOCAZIONE:

Da Via Bari arriva il gruppo che ricorda l'iniziativa assunta dai contadini di portare in Acquaviva il carro; dal Palazzo di Città si muove il gruppo cortigiani ed il signore che, con la sua sposa, riceve e rende onore per primo all'Icona, dai diversi quartieri si muovono diverse figure che raggiungono via Bari.
All'incrocio tra via Bari e Piazza Garibaldi, punto che ricorda le porte della città, il signore e la sua sposa accolgono e rendono omaggio alla VERGINE, quindi formano un unico corteo che, compiendo il giro della città, invita tutti i cittadini a rendere omaggio alla VERGINE. In alcuni punti periferici della città, il signore concede breve momenti di festa con esibizione degli sbandieratori perché in tutti i punti della città arrivino segnali di festa. Giunti in piazza, il signore, volendo sottolineare la festa e la gioia per Acquaviva, concede la festa di corte con esibizione degli sbandieratori e delle altre figure oltre a danze eseguite da ragazze e bambini.

IL COMITATO FESTE PATRONALI
di Acquaviva delle Fonti


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